La pratica a Trento


INTRODUZIONE ALLA PRATICA FORENSE A TRENTO

Le norme oggi esistenti in tema di pratica forense stabiliscono, in relazione alle modalità del suo svolgimento, dei contorni di massima, lasciando ai Consigli dell’Ordine il compito di regolamentare ed organizzare compiutamente la formazione. Ciò per evidenti ragioni di non omogeneità tra ordine ed ordine in dipendenza del numero degli iscritti.

Inutile dunque negare che la pratica forense, quanto alle modalità del suo svolgimento, può risultare molto diversa a seconda dell’ordine presso cui il praticante si iscriva.

L’Ordine di Trento ha cercato nel corso degli anni di mettere a punto un percorso organico composto di plurime e diverse iniziative (tra cui l’istituzione della Scuola Forense) che, diluite nel biennio, possano offrire al praticante un concreto approfondimento formativo a completamento dell’attività specifica svolta all’interno del singolo studio legale.

Si è notato infatti che un approccio formativo generale con una base comune per tutti i praticanti costituisce un potenziamento del bagaglio conoscitivo del praticante altrimenti necessariamente limitato all’esperienza formativa della frequentazione dello studio legale, oramai sempre più tendente – per necessità – alla settorialità.

Non c’è dubbio quindi che la pratica forense a Trento possa in definitiva risultare particolarmente impegnativa in considerazione dei corsi e degli incontri di studio a frequenza obbligatoria, della tenuta del quaderno della pratica in aggiunta al libretto istituzionale, dei colloqui programmati con il Consiglio dell’Ordine.

Tuttavia si è ritenuto che un percorso formativo più ampio e coinvolgente possa costituire un valore aggiunto sia nell’ottica del superamento dell’esame sia in funzione dell’avviamento alla professione d’avvocato.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trento