Comunicato stampa
28 Luglio 2016
Care Colleghe, Cari Colleghi,
nella mattinata odierna si è svolta presso la Sede del Consiglio dell’Ordine la Conferenza Stampa promossa dall’Avvocatura Trentina sulla situazione drammatica in Turchia.
Alla Conferenza Stampa hanno aderito, su Nostro invito, e quindi partecipato la Camera Penale di Trento “Michele Pompermaier” nella persona del Presidente Avv. Canestrini (la quale di iniziativa aveva sollecitato il Consiglio a condividere un momento pubblico di confronto), il Tribunale di Trento nella persona del Presidente Dott. Avolio, del Presidente di Sezione Dott. Serao, l’Associazione Nazionale Magistrati nella persona del Dott. Profiti, l’Università degli Studi di Trento rappresentata dal Rettore Prof. Collini e l’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige nella persona del Presidente Dott. Franchi.
La Conferenza Stampa è iniziata con un collegamento skype con un’Avvocata turca ad oggi espatriata, la quale ha aggiornato con notizie dell’ultima ora sulla situazione emergenziale in Turchia.
Di seguito il comunicato stampa dell’Avvocatura Trentina.
Il Presidente
Avv. Andrea de Bertolini
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COMUNICATO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TRENTO
Liste di proscrizione ed epurazioni rievocano i peggiori, mortiferi, scenari di una storia europea che, per la forza della ragione e del pensiero democratico universale, credevamo e speravamo non avessero più a ripetersi.
Al contrario, per le informazioni che i media internazionali stanno diffondendo, il Governo turco ha posto in essere un mirato, scientifico, attacco alla democrazia, annichilendo le coscienze critiche del paese.
Avvocati, Magistrati, Giornalisti, Docenti universitari, Dipendenti pubblici e Cittadini, umiliati e imprigionati con arresti e trattamenti illegali che rassegnano, senza possibilità di smentita, la violazione della libertà e della dignità dell’Uomo e dei fondamentali Diritti umani.
E ancora, dichiarazione di stato di emergenza con sospensione della Convenzione Europea dei Diritti umani e proclami “manifesto” sul ripristino della pena di morte come soluzione finale per i responsabili di asseriti crimini politici.
Immagini che provengono dalla Turchia di arrestati, nudi, ammanettati, ammassati uno sull’altro, umiliati e privati della loro dignità, in una gogna mediatica autoreferenziale al Potere costituito nella più drammatica tradizione dei regimi totalitari.
LA LIBERTÀ PERSONALE COME DIRITTO INVIOLABILE DELLA PERSONA
IL DIRITTO DI DIFESA COME DIRITTO NATURALE DELL’UOMO
LA MAGISTRATURA COME NECESSARIO ORDINE AUTONOMO E INDIPENDENTE DA OGNI POTERE
IL DIRITTO ALLA MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO COME PRINCIPIO SUPREMO
IL DIRITTO DI CRONACA, IL DIRITTO DI CRITICA, PER UN’INFORMAZIONE LIBERA A TUTELA DELLA COLLETTIVITÀ E DELLE MINORANZE
IL DIRITTO AD UNA LAICA ISTRUZIONE E IL DIRITTO A UNA LIBERA CONOSCENZA PER IL FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI
VIOLARE QUESTI PRINCIPI E DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA
CON UN CONCRETO INACCETTABILE ATTACCO ALLE PROFESSIONI ONTOLOGICAMENTE POSTE A PRESIDIO
SIGNIFICA
AZZERARE L’ESSENZA DEI CONNOTATI STESSI DELLA DEMOCRAZIA.
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A fronte di tali scenari:
l’Avvocatura trentina ripudia e condanna questi intollerabili metodi di giustizia sommaria;
l’Avvocatura trentina, in modo fermo, deciso, non negoziabile, richiama il Governo turco all’Obbligo giuridico e morale del rispetto della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo e dei suoi Protocolli e al ripristino della tutela dei Diritti Civili;
l’Avvocatura trentina chiede che le Istituzioni democratiche del Nostro Paese, della Comunità Europea e Internazionali si attivino immediatamente censurando e comunque monitorando quanto sta accadendo in Turchia;
l’Avvocatura trentina, esprime autentica solidarietà e vicinanza a chi, per ragioni politiche, in Turchia, in questi drammatici momenti, vive persecuzioni e violenze in spregio dei principi più elementari delle moderne democrazie.
L’Ordine degli Avvocati di Trento